Sicurezza in Albania, facciamo chiarezza una volta per tutte!
L’Albania è un paese sicuro?
Quando mi sento rivolgere domande sulla sicurezza in Albania sono felice perché significa che il pregiudizio ha lasciato spazio al dubbio e un dubbio si può chiarire e sciogliere, mentre il pregiudizio è duro a morire!
Comunque la risposta è sì, l’Albania è un paese sicuro, soprattutto quando si parla di turismo.
La questione sicurezza in Albania è stata messa in ulteriore discussione durante il mese di febbraio di questo anno a causa della proteste politiche dal Partito Democratico all’opposizione nei confronti dell’attuale Governo capitanato da Edi Rama, che hanno portato a concitate e apparentemente violente manifestazioni nella città di Tirana.
Seppur si sia trattato di manifestazione programmate e circoscritte nelle poche centinaia di metri di strada di fronte al palazzo del Governo, i media europei e internazionali non hanno perso l’occasione per creare un pandemonio basandosi su poche e fuorvianti immagini con le quali hanno diffuso insicurezza, per non dire vero e proprio terrore.Quelle poche e ripetute foto di uomini over 50 armati di spranghe che cercano di sfondare le porte del palazzo dell’edificio governativo, hanno fatto il giro del mondo, confermando, nella mente di tante persone, che l’Albania è un paese pericoloso abitato da gente pericolosa, armata e violenta.
Niente di più lontano dalla realtà!
Infatti, oltre quei 200 metri di strada, la vita a Tirana scorreva tranquilla e serafica come sempre. A dimostrarlo un post su facebook che è diventato virale e che ritraeva decine di persone godersi la giornata a Kalaja e Tiranes – familja Toptani, il castello di Tirana di proprietà della Famiglia Toptani completamente rinnovato e riqualificato con al suo interno ristoranti, negozi gastronomici, bar e gallerie artistiche e di artigianato locale.
Per saperne di più su Kalaja e Tiranes, leggete questo articolo di Letters from the Balkans!
Tuttavia, i danni fatti al turismo da parte della cosidetta cattiva informazione sono stati considerevoli; durante quella settimana sia noi che alcuni colleghi abbiamo registrato cancellazioni di viaggi e mancate conferme di prenotazioni e a nulla è valso spiegare che si trattava di una messa in scena. Putroppo l’influenza dei media sulla popolazione può essere devastante.
Per fortuna poi, nel giro di qualche settimana la situazione è tornata nella norma, anzi, le richieste sono addirittura aumentate e, ad oggi, non siamo tanto lontani da tutto pieno per le settimane centrali di agosto.
Se avete interesse ad approfondire le questioni politiche interne del paese, vi consiglio di partire da questo video di Albania News girato da Arber Agalliu, giornalista e scrittore italiano di nazionalità albanese.
I lettori abituali di questo blog sanno che mi piace essere concreta e che fornisco informazioni basate sempre sulla mia esperienza e conoscenza personale, quindi, al di là dei fatti politici degli ultimi mesi, voglio raccontarvi alcuni aneddoti riguardo la sicurezza in generale, che mi hanno colpito.
Per prima cosa, mi rincresce dirlo, ma quel senso di insicurezza che mi capita di provare a Milano, in metropolitana o in giro per le strade, in Albania non l’ho mai sentito, da nessuna parte.
Ormai da anni viaggio in Albania e mi sposto spesso da sola muovendomi in auto, con il taxi, a piedi o con i mezzi pubblici senza nessun problema, anche per lunghi tragitti e ho sempre avuto la chiara percezione di trovarmi in un paese amico, accogliente, sicuro e abitato da tante persone care e compassionevoli. Ho anche fatto un bellissimo viaggio con mia figlia Zoe quando aveva 15 anni, una bellissima vacanza mamma e figlia e anche lei è rimasta stupita dell’accoglienza e della bontà delle persone che abbiamo conosciuto e incontrato.
Ma attenzione, non sto negando l’esistenza della deliquenza e del crimine organizzato, grande piaga dell’Albania, ma si tratta di un fenomeno che non tocca i cittadini e soprattutto che non tocca i turisti che vengono trattati sempre con molto rispetto, a volte fin troppo. Non è infatti raro, specie in agosto, vedere turisti italiani con aria di superiorità comportarsi in modo arrogante e irrispettoso.
Tornando agli aneddoti voglio iniziare dicendovi che i furti e gli scippi sono una cosa più unica che rara in Albania.Nei bar ho visto più volte ragazze o ragazzi allontanarsi dal tavolo per andare in bagno, lasciando incustodito il proprio smartphone ad indicare che il tavolo è occupato. I ristoranti che hanno tavoli e sedie all’aperto e senza nessuna chiusura, durante la notte non li ritirano, li lasciano addirittura con sopra il contenitore dello zucchero, certi che nessuno toccherà nulla. Diversi locali sono dotati di caricatori del telefono a cui sono sempre attaccati molti smartphone dei clienti seduti tranquillamente ai tavoli.
Anche nelle zone di villeggiatura si può stare molto sereni e tranquilli; noi che in estate stiamo in campeggio e che abbiamo computer e attrezzature varie, non abbiamo mai subito o sentito di nessun furto, danneggiamento o atto vandalico. E lo stesso vale per le auto; nessun albanese si macchierà mai della colpa di aver rubato l’auto ad un suo concittadino o peggio ancora ad un turista, sarebbe quasi un disonore, potete starne certi!
Una volta, un amico che vive a Tirana da diversi anni, mi ha dato questa spiegazione sulla mancanza di microcriminalità: essendoci un certo tasso di crimine organizzato, non si sa mai a chi si schiacciano i piedi, chi sono i parenti o protettori di chi si vuole danneggiare, quindi meglio evitare!
È una spiegazione che ha senso, ma io credo che ci sia dell’altro. Credo che il popolo albanese abbia interiorizzato un concetto di proprietà privata del tutto unico, dovuto ai lunghi anni di dittatura comunista durante i quali la proprietà privata per il popolo non esisteva, tutto era razionato, tutti erano ugualmente poveri.
Da qui deriva anche il rispetto per la proprietà pubblica (ad eccezione dell’immondizia buttata ovunque, questa, cari amici albanesi, è una cosa di cui rimproverarvi); è rarissimo infatti vedere muri imbrattati di graffiti o beni pubblici vandalizzati.
Qualcuno di voi forse starà pensando che se fosse come dico non ci sarebbero ladri, spacciatori e delinquenti albanesi in Italia, ho indovinato? Beh se dite così ad un albanese onesto, ridendo vi risponderà che l’Albania è sicura perché tutti i delinquenti sono venuti in Italia!